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  1. Film italiani Natale 2014

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    By bully_wolf il 21 Nov. 2014
     
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    Film italiani Natale 2014

    1. Un amico molto speciale

    locandina
    E' la vigilia di Natale e Antoine, sei anni, ha una sola idea in mente: incontrare Babbo Natale e fare un giro in slitta con lui tra le stelle. Così, quando Babbo Natale gli cade come per magia sul balcone, Antoine è troppo stupito per capire che sotto il classico costume rosso e bianco si nasconde in realtà un ladro intento a svaligiare gli appartamenti dei quartieri alti. Nonostante tutti gli sforzi dell'improvvisato Babbo Natale per sbarazzarsi del determinato Antoine, i due finiranno per formare un'improbabile coppia in giro per i tetti di Parigi, ognuno intento a realizzare il proprio sogno in una notte magica dove tutto può accadere...

    2. Ogni maledetto Natale

    locandina
    Massimo e Giulia si innamorano a prima vista, senza sapere quasi nulla l'uno dell'altra. Quando, dopo pochi giorni di frequentazione, Giulia invita Massimo a trascorrere il Natale a casa sua, il ragazzo inizialmente rifiuta, perché per lui quella ricorrenza è "il momento più spaventoso dell'anno". Ma la nostalgia di Giulia lo convince ad accettare l'invito della ragazza, e Massimo si ritrova a trascorrere la vigilia con i Colardo, un gruppo di boscaioli del viterbese che sembrano essere rimasti fermi all'età della pietra, quanto a grazie sociali.
    Questa è solo la prima parte di Ogni maledetto Natale, commedia surreale scritta e diretta dai creatori di Boris: la seconda parte del film infatti è ambientata a casa di Massimo, dove i ricchissimi Marinelli Lops si apprestano a consumare il pranzo di Natale. Sorpresa! A interpretare i famigliari di Massimo sono gli stessi attori che interpretavano quelli di Giulia, ovviamente in ruoli diametralmente opposti.
    L'idea è buona, e costituisce un interessante esperimento di cinema. Purtroppo però la sceneggiatura di Ogni maledetto Natale fa acqua da tutte le parti, a cominciare dall'incipit (perché mai Giulia, evidentemente evoluta rispetto alla sua famiglia, vuole presentarla subito a Massimo?), e nella prima metà del film fa leva su gag puerili e caratterizzazioni fortemente stereotipate che commettono il crimine peggiore, per una commedia: non fanno ridere. La seconda parte è molto migliore della prima, sia perché mescola in modo intelligente pathos e satira (mentre la prima "spara sulla Crocerossa" reiterando i luoghi comuni sui provinciali laziali), sia perché c'è una maggior comprensione - da insider, si direbbe - della "fauna" altolocata: i dialoghi migliorano, le caratterizzazioni diventano più credibili, con l'eccezione, spiritosa ma pesante, del maggiordomo filippino interpretato da Corrado Guzzanti con una stereotipizzazione etnica degna del signor Yunioshi di Colazione da Tiffany (ed eravamo nel lontano 1961...). È vero che la commedia, soprattutto quella surreale e satirica, deve spingere il pedale sopra le righe, ma deve anche avere una coerenza interna che renda quantomeno plausibili le svolte narrative e uniforme il registro comico. Invece il cast, che rappresenta il meglio della commedia italiana contemporanea (e del dramma, nel caso di Laura Morante, che infatti è l'unica a rimanere convincente pur nelle sue caratterizzazioni estreme), non riesce a suonare di concerto, creando una cacofonia che a volta lascia spazio ad assoli divertenti, ma in generale non trova l'armonia. La responsabilità non è del cast, ma dei direttori d'orchestra: o dei troppi cuochi che, come è noto, rovinano il brodo.


    Fonte trama: My movies

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